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Dalla sconfitta di Trieste contro il Cagliari al ritiro blindato di Norcia; i dubbi sulla formazione, il mental coach, i problemi sulla sicurezza dell'evento e le restrizioni per la vendita dei tagliandi. E poi ancora le dichiarazioni dei protagonisti e del mitico Antonio Buccioni, la visita istituzionale dal Papa, le anticipazioni sulla scenografia della Curva Nord e la designazione arbitrale, per concludere con il programma della finale e le intimidazioni telefoniche della vigilia. Riviviamo, attraverso alcuni articoli delle principali testate giornalistiche, la "lunga" settimana che ha preceduto la storica finale del 26 maggio 2013: 

 

 

Domenica 19 maggio 2013:

La Gazzetta dello Sport titola: "Colpo del Cagliari. Lazio, niente Europa".

La Lazio chiude male il suo campionato di alti e bassi. Il verdetto del Rocco premia giustamente la squadra sarda, più in palla, più lucida, più determinata.

E punisce, altrettanto giustamente, una Lazio che, una volta compreso che il traguardo-Europa League è diventato una chimera (l'Udinese lo rende subito tale), tira indietro le gambe e pensa solo alla partita dell'anno. La finale di Coppa con la roma... Il quinto posto si trasforma subito in una utopia e allora è normale che si cominci a pensare alla partita che vale una stagione e forse anche di più: il derby di Coppa.

L'ATTESA

I protagonisti
Cristian Ledesma 

 

   

      ... Oggi facciamo parte della storia di questa maglia gloriosa. Ho pensato ai miei figli, a tutti quei bambini che domani andranno a scuola e diranno abbiamo vinto la Coppa Italia contro la roma. E' quella la cosa più impressionante, più bella da regalare... Non c'è paragone, bisogna godere, bisogna festeggiare fino alla fine ...

Road to final - Il cammino della SS Lazio verso la finale del 26 maggio 2013

Ledesma: "Bisognerà mantenere la testa fredda e il cuore caldo"

26 maggio 2013 - L'attesa

Spot - Il derby è di chi lo ama

Lunedì 20 maggio 2013:

Dal Corriere dello Sport:

L'idea del ritiro a Norcia aveva già attraversato lo spogliatoio della Lazio qualche giorno fa ed è tornata a farsi largo nei pensieri dei dirigenti subito dopo la sconfitta con il Cagliari: oggi si attende l'ufficialità di una decisione ormai molto probabile. L'appuntamento per la squadra biancoceleste era fissato per domani pomeriggio (ore 17.00) al centro sportivo di Formello, Petkovic non sembrava intenzionato a cambiare abitudini, stravolgendo l'avvicinamento al derby. Forse, però, qualche giorno di tranquillità, a 170 chilometri da Roma, potrebbe servire alla squadra per riacquistare serenità, ricompattarsi e allenarsi bene in vista di una partita che ha il sapore dello spareggio per salvare il bilancio della stagione e garantirsi l'ingresso in Europa League, considerato dalla società l'obiettivo minimo... Dopo il colloquio con la società, avvenuto a mezzanotte in aeroporto e in attesa di imbarcarsi sul charter di rientro a Roma, ha preso quota l'ipotesi del ritiro a Norcia... Per oggi sono attese novità e una decisione definitiva. Se verrà confermata l'idea del ritiro, la Lazio raggiungerà Norcia nella serata di domani dopo un primo (leggero) allenamento a Formello.

 

In attesa  della finale di domenica  26  maggio  alle ore  18.00  la Coppa Italia  verrà esposta  alle ore  15.00  nel Nike Store di via del Corso. Per l’occasione saranno presenti Florenzi e Candreva (clicca sulla foto) in rappresentanza rispettivamente di roma e Lazio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì 21 maggio 2013:

Dal Corriere dello Sport:

Subito in ritiro. Per ritemprarsi, per meditare, per ricompattarsi. Cinque giorni, gli ultimi del 2012/13, per proiettarsi verso il derby con la roma. La finale di Coppa Italia, l'ingresso ai gironi di Europa League, una stagione da chiudere e salvare in novanta minuti oppure centoventi se finirà ai supplementari. La Lazio ha voglia di centrare il traguardo, lo merita perché sarebbe il premio a dieci mesi di lavoro compromessi nelle ultime settimane. Male nel girone di ritorno del campionato, fuori ai quarti di Europa League per colpa dell'arbitro scozzese Collum più che del Fenerbahce,  e ora  l'eterna sfida con Totti e  De Rossi,  ma anche Sabatini,  l'ex direttore  sportivo  di  Lotito. 

Pesa tanto questa Coppa.

 

Mercoledì 22 maggio 2013:

Dalla Gazzetta dello Sport:

Freddo e pioggia. Così Norcia ha accolto la Lazio. Un clima da tregenda che ben si concilia con l'atmosfera in casa biancoceleste. Nervi tesi, un ritiro che tutti avrebbero evitato volentieri e la consapevolezza che – in caso di insuccesso in Coppa Italia – la situazione esploderebbe. La comitiva Laziale è arrivata a Norcia a metà pomeriggio ed è subito scesa in campo per il primo allenamento. Notizie positive per Hernanes e Radu, assenti domenica. Entrambi si sono allenati regolarmente e paiono avviati verso il pieno recupero. E' invece rimasto fermo ai box Gonzalez, sempre alle prese con la fascite plantare. L'uruguaiano sarà gestito con cautela in questi giorni e domenica sarà in campo.

 

Papa Francesco, pontefice con un grande passione per il calcio, ha ricevuto durante l'udienza generale una delegazione delle due finaliste di Coppa Italia. Un segnale forte per distendere e placare gli animi in vista della partita più sentita di tutta la stagione e sicuramente di tutta la storia del calcio romano. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovedì 23 maggio 2013:

Dalla Repubblica:

"In caso di successo, la sua Lazio entrerà nella storia". Qualora ce ne fosse stato bisogno, ci hanno pensato alcuni rappresentati della Curva Nord - giunti ieri a Norcia - a ricordare a Petkovic quanto conti questa partita: "Avete la possibilità di diventare immortali, una fortuna che hanno in pochi. Magari potessimo giocare noi una gara così importante. Non c'è alternativa alla vittoria". Un discorso degno della miglior cinematografia americana: da brividi e capace di stimolare nel profondo il tecnico e la sua squadra. Avrà aiutato l'opera del mental coach Sandro Corapi, che ieri si è aggregato al resto del gruppo in ritiro: servono anche i suoi input per preparare al meglio la finale contro la roma. È senza dubbio la partita più importante della stagione e vogliono partecipare tutti.

 

Venerdì 24 maggio 2013:

Dalla Repubblica:

Un coro colorato, un canto libero, Laziale... una colonna sonora, un coro da intonare come dichiarazione d'amore nel derby che rende eterni. Canteranno i tifosi Laziali domenica pomeriggio, lo faranno indossando la maglia celeste, prendendo spunto dai versi di "Semplice". Un solo grido, una sola casacca, un solo colore: i preparativi vanno avanti da tempo, le iniziative sono decise. Sarà spettacolo, lo garantiranno gli spalti Laziali. Sarà creato un muro celeste, diventerà un fascio di luce. La Curva Nord ha invitato tutti i tifosi ad indossare una casacca simbolo (tonalità Laziale) e ieri ha diffuso il coro (nuovo di zecca) che sarà intonato all'Olimpico... "Che ne sai di come mi sento, con la Lazio lì in mezzo al campo, la più antica della Capitale, fatta solo di gente che vale. Quando il cielo è biancoceleste il tuo volo tiene su le teste, guardo in alto un'aquila che plana, la mia storia è la storia di Roma...". Ricorsi storici, riferimenti leggendari, la canzone (riadattata) celebra le origini della Lazio, prima squadra della Capitale. I padri fondatori, i simboli di famiglia, il volo dell'aquila, il canto emozionerà chi lo intonerà e chi lo ascolterà. Venticinquemila voci lo produrranno a squarciagola, eccone un altro passaggio: "Semplice... Pensare a un volo lungo un secolo, di Padre in Figlio. Ed un miracolo attendo sempre quello sguardo che possiede con la palla che va in rete". 

La canzone è scelta, la coreografia è in fase di preparazione, sarà un dipinto. Disegnello, l'artista della Nord, è all'opera da giorni. Fu lui a tratteggiare il disegno scelto in occasione dell'ultimo derby (un padre allacciava gli scarpini ad un bambino con la maglia della Lazio). Si prevede un altro spettacolo strappapplausi e strappalacrime, a dir poco emozionante: "Sarà la coreografia più straordinaria di sempre", Sarà la notte della storia e delle stelle, genererà emozioni folli. Un solo grido: Lazio. Un solo colore: il celeste. Un solo invito: crederci. Un solo obiettivo: cantare vittoria... (in settimana, durante la serata "Laziali DOC era stata presentata anche la nuova canzone di Toni Malco ed Enrico Lenni "La Lazio è là", che va ad aggiungersi alle più famose "Vola Lazio vola e "Caput mundi").

Toni Malco e Enrico Lenni - La Lazio è là (live)

Enrico Lenni - Caput mundi

Sabato 25 maggio 2013:

Dal Tempo:

E' terminato il ritiro di Norcia, l'ultimo allenamento umbro è andato in scena ieri mattina, la squadra nel pomeriggio riprenderà a lavorare a Formello. Ventiquattro ore al derby, sale l'ansia e l'adrenalina aumenta. Petkovic ha caricato i suoi giocatori, lo ha fatto ogni giorno: "Dipende da noi. Se vogliamo possiamo farcela". Per la gara contro la roma si tornerà all'antico: il collaudato 4-1-4-1 è il modulo in vantaggio rispetto a tutti gli altri, è stato provato in continuazione durante questa settimana.

 

Biglietti a quota 56.500, compresi i bambini degli oratori.  Arbitra Orsato di Schio: uno dei migliori quest'anno.

Daniele De Rossi, romano e romanista, si è detto fiducioso: ”C'è tanta gente che vuole venire, vincere e festeggiare, e che lascerà tutte le armi e i coltelli a casa”. Niente misure speciali, ma sono stati richiesti rinforzi anche dalle altre Regioni, perché oltre al derby ci sono anche le elezioni amministrative. In città, duemila uomini delle forze dell'ordine. Mai successo in passato.

Stabilite le modalità di ingresso per l'afflusso degli spettatori allo stadio. La zona dell'Olimpico, domenica, sarà off limits (clicca sulla foto).

 

 

Domenica 26 maggio 2013:

Dal Corriere dello Sport:

"Dovete perdere altrimenti vi ammazziamo". Minacce di morte, le ha denunciate la Lazio. E' successo venerdì a Formello, alcuni giocatori hanno ricevuto telefonate intimidatorie. Le chiamate sono partite da un numero sconosciuto, non è apparso sui display: "Le minacce sono arrivate ieri (venerdì, ndr) a 3-4 giocatori, non è piacevole sentirsi dire "dovete perdere altrimenti vi ammazziamo". La Lazio ha già denunciato tutto, la formalizzazione avverrà però dopo la partita. Sono degli scriteriati, i tifosi veri diano vita a una festa di sport. Questo non collima con un derby all'insegna del rispetto delle regole e della correttezza", è l'accusa lanciata da Lotito attraverso i microfoni del Tg1. La denuncia alle autorità competenti in realtà non è stata ancora presentata, verrà fatto dopo il derby, al massimo domattina. Il presidente ieri si è messo subito in contatto con la Digos, ma la segnalazione non equivale alla querela.

Intanto sei giocatori della roma e altrettanti della Lazio sono stati sottoposti ai controlli antidoping a sorpresa da parte del Coni. 

 

Dal Tempo:

Vladimir Petkovic non ha dubbi: la Lazio vincerà la finale, ha tutte le carte in regola per farcela e oltretutto merita il trofeo. Il tecnico di Sarajevo ne era convinto al termine della disastrosa gara di campionato persa contro il Cagliari e a maggior ragione ne è convinto ora, dopo aver visto la squadra lavorare con grande voglia nel ritiro di Norcia. "Sono soddisfatto – ha rivelato Petkovic – e orgoglioso di poter guidare questi ragazzi: hanno dato tutto, fatto tanti sacrifici e meritano la Coppa Italia. Il gruppo si è compattato: questo spirito ci aiuterà a vincere la partita". Secondo Petkovic il segreto per centrare il triplice obiettivo – la vittoria nel derby, la conquista del trofeo e la qualificazione alla prossima Europa League – è nascosto nella "testa": "Sarà fondamentale rimanere concentrati e calmi – ha spiegato il tecnico di Sarajevo – Solo in questo modo potremo gestire le diverse situazioni durante i 90 minuti. Per stemperare la tensione – dopo aver riportato la squadra a Formello venerdì sera – ieri Petkovic ha aperto le porte del centro alle famiglie dei calciatori per un pranzo con mogli e figli, un modo intelligente per chiudere il lungo e poco gradito ritiro e arrivare alla gara con la necessaria serenità. Poi, naturalmente, bisognerà tenere in considerazione gli avversari. Perché la roma – oltre a terminare il campionato sopra ai biancocelesti – è squadra tecnicamente valida. 

 

 

Il 7 maggio 2013, Macron ha presentato la speciale maglia celebrativa che la S.S. Lazio indosserà in occasione della finale del trofeo Tim Cup 2013, in programma domenica 26 maggio allo Stadio Olimpico di Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E venne il giorno.

Derby di Coppa Italia, nel nome di Roma. Una finale, una sfida, uno stadio tutti romani. Non s'è mai vista una partita così, non l'avremmo potuta immaginare. Lazio-roma è tutto, è un derby eterno, figlio di una domenica infinita. Sarà trasmesso nel mondo, sono stati accreditati 500 giornalisti (stampa, radio e tv). La Lega ha programmato uno show, sarà l'antipasto della partitissima. I cancelli dell'Olimpico saranno aperti alle 14.30. Alle 15.00 si disputeranno le finali del torneo "Junior Tim Cup". Alle 17.00 si entrerà nel vivo della manifestazione, sul palco allestito in campo salirà il cantante sudcoreano Psy col suo corpo di ballo (18 artisti): canterà Gangnam Style e Gentleman.

La Tim, sponsor di Coppa Italia, ha coperto i costi del concerto. I tifosi di Lazio e roma hanno annunciato fischi sonori, la scelta di invitare Psy non è piaciuta. Alle 17.15 sul rettangolo verde entreranno le squadre per effettuare il riscaldamento. Il ritorno in campo di Lazio e roma è previsto alle 17.55, le formazioni si allineeranno mentre la Coppa Italia sarà posizionata su un trespolo. I nomi dei giocatori saranno annunciati dagli speaker delle società. Momento sacro, appena le squadre saranno schierate partirà l'Inno di Mameli, lo canterà Malika Ayane, spetterà a lei l'onore. La partita inizierà alle 18.00. Chi vince si schiererà a corridoio sotto al palco, renderà onore alla squadra perdente che salirà per prima e ritirerà la medaglia d'argento. I vincenti alzeranno la Coppa al cielo, effettueranno il giro di campo, faranno da sottofondo l'inno societario e l'immancabile "We are the Champions" dei Queen.

 

 

Ecco il messaggio che Antonio Buccioni, Presidente Generale della Polisportiva SS Lazio, ha voluto indirizzare il giorno 22 maggio ai giocatori della squadra in vista del derby:

 

Cari ragazzi, atleti prestigiosi e dal valore indiscutibile prescelti dal Destino nel privilegio e nell'onore di difendere, con lealtà e con coraggio, le sorti della Nostra diletta Sezione Calcio, acquisite, quali religiosamente Vostri, questi brevi contenuti.

Domenica 26 maggio, in un'edizione eccezionale ed inconsueta, la Città Eterna, "cuor del mondo che palpiti, fonte di vivissima luce", per citare Ettore Petrolini, Suo Sommo Cantore, rinnova il rito del Derby, ultimo e più grande mito, laico e sacro del Popolo dei Quiriti, che la Lazio ha creato, interpretandolo costantemente da insostituibile protagonista, intraprendendolo il 15 maggio 1904 contro la Virtus e coltivandolo nei decenni successivi, attraverso i cimenti agonistici, con l'Alba e la Fortitudo, il Roman e la Pro Roma, l'Audace e la Juventus e infine, dal 8 dicembre 1929, con l'associazione sportiva roma.

La determinazione e lo spirito di sacrificio tali da spingersi, nella circostanza, ben oltre il limite dello stoicismo, al fine della conquista della meta agognata, sono stati dell'animo, prima ancora che del corpo, che reputerei sacrilego solo dubitare che possano non appartenerVi pienamente. Quale immeritevole ed inadeguata guida di questa immensa Famiglia Biancoceleste, tuttavia, è mio irrinunciabile imperativo farVi pervenire, attraverso questo scritto, la voce e l'affetto innanzitutto del Popolo dei Tifosi Biancocelesti, un Popolo che Vi ama e Vi rispetta e che negli anni, forse nei decenni, si è sottoposto ad ogni tipo di sacrifici per esserVi sempre vicino, in alcuni casi pagando durissimamente la propria prigionia di Fede.

Domenica saranno con Voi, a confortarVi dal Cielo, tra i tantissimi, i Ragazzi che non tornarono, oltre 40 dirigenti, tecnici, atleti biancocelesti immolatisi nel nome della Patria e di cui la Lazio custodisce riconoscente la luminosa memoria, fiera di aver contribuito con il proprio insegnamento a renderLi dei bravi cittadini, dei degni Italiani; gli eroi, Luigi Bigiarelli, l'ideatore, Giorgio Vaccaro, il salvatore, Renzo Nostini, il profeta, fra tutti; Vincenzo e Gabriele, i martiri in tempo di pace.

E ancora i Campioni di tutte le Discipline, e tra di essi, su tutti, i meravigliosi nove cinti dall'oro di Olympia, il sogno più grande che possa cullare un atleta, orgoglio del Nostro palmares, pura aspirazione di quello di altri. E gli Atleti delle Sezioni Sportive, 10.000 miliziani di un esercito di purezza e di inno alla vita che in Voi e nel Vostro esempio si specchia quotidianamente.

Domenica 26 maggio volate, cari Ragazzi, nel firmamento della Nostra Storia più bella con dignità e fierezza, con coraggio e con passione.

 

                                                                                                                                                    Antonio Buccioni

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