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La storia dell'as roma capitolo 8 - Rosella e gli scudetti morali

Tra una fideiussione falsa e  una plusvalenza virtuosa,  un arbitro ferito (Frisk) e una rissa con i turchi del Galatasaray (guarda il video), le annate post baldoria ci riconsegnano l’incostante as roma di sempre, un pò perché il Maggico Popolo è ancora impegnato nei festeggiamenti,

un pò perchè Fabio "Mascella" Capello capisce che i soldi sono finiti e decide di scappare durante una calda notte d’agosto dal suo nuovo amico Moggi, mettendo pure in valigia, per ricordo, un puma brasiliano. La fuga è scoperta all’alba e il cappetano (clicca sulle foto), tra sputi ed espulsioni varie (guarda il video), si offende e così anche tutti quelli che fino a pochi minuti prima lo avevano osannato.

Finisce che sulla vacante panchina giallorossa si alternano e male Prandelli (solo per pochi giorni), Voeller, Del Neri, Sella e Brunetto da Nettuno. L’as roma arranca ma si salva alla penultima giornata vincendo a Bergamo per 1 a 0, grazie a un goal di Platinette Cassano e ad un "arbitro grande, ma quanto grande... GRANDISSIMO!", frutto di una telefonata tenuta nascosta (guarda il video) e resa pubblica, casualmente, solo a processo Calciopoli concluso. Eh sì perchè nel frattempo scoppia lo scandalo degli scandali di Moggi & company e la Juventus, che ha fatto pace con la presidentessa Rosella O’Hara (Franco è malato) grazie al sindaco Veltroni, viene retrocessa in serie B per illecito. Rosella però non sarà bella ma ne sa una più del Diavolo, fa finta di non conoscere Lucky Luciano e la Gea e si allea con l’amico Adriano il Calvo, prendendo residenza fissa nel Palazzo, si proprio quello che il Meraviglioso Popolo identifica da sempre nel Grande Complotto. Il fine giustifica i mezzi ed allora i giallorossi occupano in fretta e furia la casella del potere lasciata vuota dalla Juventus. Ma sì... In fondo in fondo è giusto così: l’as roma rappresenta er carcio pulito, Pradè e la Sensi le telefonate non le fanno e se le fanno so goliardiche, i rolex erano solo regali e pure presi in saldo, la condanna per l'acquisto irregolare di Mexes è poca cosa, l’as roma è parte lesa e Franco Baldini è l’anti Moggi. E poi grazie al cappetano monogamba, che l'anno prima era convolato a nozze in diretta Sky con una "letterina" Laziale (clicca qui) e al gomito di capitan futuro, l’Italia è diventata campione der monno... Ecco quindi arrivare un nuovo allenatore dalla città di Boccaccio, uno senza capelli ma dai comportamenti giusti, che insegna ai giallorossi un gioco così bello e rivoluzionario da portare nel museo di trigoria diversi secondi posti, il record di punteggio per una sconfitta ai quarti di Champions League (guarda il video), scudetti morali cuciti e poi riscuciti e una bellissima ciavatta d’oro, consegnata all’inizio della stagione 2007/08 al cappetano dei cappetani perchè  i palloni d’oro erano finiti.

Nel frattempo proprio il pupone giallorosso veniva interrogato (e in seguito prosciolto) dal capo della Procura del Coni per un ritardo "più o meno" sospetto al controllo antidoping (per leggere l'articolo clicca qui). Peccato però che per lo stesso reato, i giocatori Possanzini e Mannini venivano squalificati per un anno... della serie "due pesi e due misure".

All’inizio della nuova stagione si festeggia anche un nuovo traguardo! Il 22 Luglio si riunisce tutto il Meraviglioso Popolo per celebrare il "centenario" del club fondato dall’abruzzese Foschi. In realtà sarebbero 80 (ottantenario) e non 100 gli anni dell’as roma però considerato che molti clubs (tra cui la S.S. Lazio) hanno già raggiunto lo storico traguardo, si decide di anticipare per non essere da meno... Esaltazione alle stelle, con tanto di ovazione per il neo-acquisto Barusso, (ceduto in prestito al Galatasaray dopo soli sei mesi). A contorno si organizza anche una mostra guidata al museo dei trofei dell’as roma, per vedere da vicino la coppa delle Fiere e il tutore ortopedico del cappetano, - a cui anni dopo si aggiungeranno anche le lamette e il pettine dell'aeroplanino Montella (vedi foto sotto).

Succede poi che Rosella presenta in pompa magna il nuovo futuristico stadio alla presenza del Sindaco e del presidente della Regione, intitolato alla memoria dell’ex sindaco di Visso, nel frattempo passato a miglior vita.

Alla fine però si scopre che nun è vero niente e che era tutta una farsa goliardica. E mentre in zona stadio Olimpico si diffonde la moda delle "puncicate" (clicca qui) e la società giallorossa diventa la sora Camilla (più volte venduta e rimessa in vendita) er cappetano sbaglia il rigore decisivo nella finale di supercoppa italiana, emulato dal compagno Tonetto qualche mese più tardi durante gli ottavi di finale di Champions League (guarda il video). Ah questi rigori... 

Ma poi arriva un'altra estate di proclami e sicuri successi, Spalletti però, novello Capello, sente odore di crisi profonda e vola di nascosto a Parigi, offrendosi anima e corpo agli inglesi del magnate Abramovich. Rosella e il cappetano scoprono il tradimento, l’idillio finisce e Luciano lascia tristemente l’as roma per l’esilio russo. Per il Meraviglioso Popolo delle radio private è un altro traditore da rinnegare, anzi è peggio de Capello... Ci vuole un romano de Roma ex juventino a ristabilire l’ordine, arriva così a trigoria, Claudio Massimo Decimo Meridio. All’inizio il Meraviglioso Popolo è un pò diffidente con il nuovo generale di Testaccio, la squadra non gioca affatto bene però in un modo o nell’altro vince, anche se spesso a darle una mano arrivano arbitri compiacenti e i portieri avversari, che inspiegabilmente svengono ai tiri del cappetano, che solo pochi mesi prima si era visto rifiutare la maglia lanciata verso la curva sud.

L'Europa League, visti i tanti trofei europei accumulati negli anni, non interessa ed ecco allora che a poche giornate dalla fine del campionato, seppur finanziariamente fallita, l’as roma (ma dovremmo dire appunto l’as Unicredit) vede il sogno tricolore a portata di mano e supera la Lazio in un derby a dir poco rocambolesco che verrà ricordato soprattutto per la coreografia srotolata al contrario (guarda il video). Il cappetano, novello Nerone, porta i suoi sotto la curva sud per iniziare la grande festa. In realtà mancherebbe giusto una partita abbordabile contro la Samp dell’ex Cassano, ma si sa che chi festeggia prima festeggia du vorte... E poi c’è Galopeira che in radio intona già le nuove canzoni tricolore… Succede però l’imprevedibile: (guarda il video) un portiere romanista non compiacente e un centravanti un pò "Pazzo" fanno irritare e non poco il cappetano con la presidentessa Rosella, con tanto di lacrime tristi di Philou Philou (che un anno dopo però firmerà per il Milan coronando il suo sogno).

Torna di gran moda il grande complotto... Ma non tutto è perduto, c’è ancora Lazio-Inter che può assegnare all'as roma il titolo e allora la Propaganda, capitan futuro, il pallavolista Montali ed i tifosi giallorossi chiedono aiuto alla Lazio in nome della lealtà sportiva e morale.

Poi finalmente arriva il giorno tanto atteso, con il Meraviglioso Popolo e tutta l’as roma davanti alla tv a tifare (ma in silenzio...) per i biancocelesti. Le Aquile non volano in buone acque e di fronte alla corazzata Inter ce la mettono tutta ma "Oh Nooo..." perdono! 

Nel frattempo un altro problema affligge l'ambiente giallorosso: il cappetano dei cappetani è stato declassato alla panchina da Claudio Massimo Decimo Meridio e decide di sfogare la sua rabbia, difendendo "a suo dire" l’onore del popolo di Roma, prendendo a calci un giovane calciatore di colore interista. La finale di Coppa Italia 2010 è un inno alla "sportività" da parte dei giocatori dell'as roma (guarda il video) che si conclude con un'invasione di campo e la perdita della stella d’argento, creata appositamente per la maglia giallorossa. 

L’ultima giornata è il solito viaggio della speranza… Tutti al Bentegodi di Verona, ma alla fine è ancora una volta un titolo morale, da tramandare ai posteri con tanto di dvd e libri celebrativi perchè comunque è stata una bella avventura e poi "chi tifa roma non perde mai"… e to be continued... 

L’ennesima estate a veder festeggiare gli altri porta via la delusione o quasi e inzia un altro campionato in cui l'as roma parte ovviamente per fare quel triplete appena riuscito ai rivali dell'Inter. Le risse e le figuracce europee d'agosto però non lasciano presagire nulla di buono per cui mamma banca decide di comprare di tasca propria altri due attaccanti: uno bravo, spettinato e napoletano, convinto dall'sms di capitan futuro "annamo a vince!", l’altro esotico ma "leggermente" sovrappeso. Ad accogliere quest'ultimo si mobilita addirittura il Meraviglioso Popolo, che si da appuntamento allo stadio Flaminio per gridare daje imperatore daje. Qualcuno stila anche una tabella di marcia iniziale, visto che il calendario, casualmente, sorride alla maggica. Quattro partite e dodici punti e via verso nuove grandi avventure... Peccato però che dopo i primi quattro turni l'as roma sia ultima, i conti non tornano e allora si grida di nuovo al complotto, con un furioso Mexes (guarda il video) e con Pradè "che ancora non sa cosa dirà ai suoi figli". E' Rosella in prima persona a protestare contro il Palazzo, dimenticandosi improvvisamente che in quel Palazzo è lei stessa la padrona di casa. Qualcosa però nel giocattolo di Claudio "Massimo" Ranieri si inceppa perchè anche se il nuovo centravanti napoletano è bravo, senza il cappetano relegato in panca nun è più la stessa cosa... A dare una mano, a volte anche due, ci pensano allora gli arbitri, che dispensano aiuti, sviste ad hoc e tanti tanti ma tanti rigori (RECORD!). Claudio Massimo però rimane solo, la classifica non migliora e gli ammutinati guidati dar cappetano, che nel frattempo colleziona la sua 14° espulsione in carriera con tanto di attacco isterico (guarda il video), decidono dopo una clamorosa e "discutibile" sconfitta con il Genoa da 0-3 a 4-3 (guarda il video) di cacciare il testaccino, che mesi prima parlava di fumo della pipa e godeva come un riccio.

In panchina al suo posto un loro amico ed ex compagno di squadra, Vincenzino da Napoli... 

Le cose però ormai sono compromesse, e tra un'intimidazione del cappetano (per leggere l'articolo clicca qui) ed un'altra figuraccia europea condita dall'ennesimo rigore dubbio e dalla solita gomitata di capitan futuro, un'altra stagione, nonostante i tentativi in extremis di mamma banca e della propaganda, finisce senza gloria.

Proprio Unicredit, nel frattempo e dopo tanto sofferto pellegrinare, trova finalmente un compratore disposto ad accollarsi parte dei debiti accumulati dai Sensi. Anzi a dire il vero è una cordata di soci americani di Boston con a capo Tom DiBenedetto (con origini campane di Siano), e James Pallotta (con origini reatine, di Poggio Nativo). E allora atterra all'aeroporto di Fiumicino il tanto atteso Tom con indosso un maglione, ribattezzato dalla stampa romanista di colore "pesca rassicurante". Daje zio Tomme daje! Si aprono scenari di sicura gloria futura con i primi acquisti già identificati: Carletto "Nostro" Ancelotti in panchina, Buffon in porta e forse pure C. Ronaldo,  Drogba  e  Messi... Arrivano i dollari !

C'è tuttavia anche una piccola consolazione sportiva (e morale) quando il Barcellona diventa campione d'Europa e il Meraviglioso Popolo s'imbuca alla festa... E mentre si rivendica un altro scudetto morale perchè nel frattempo si è scoperto che anche Moratti e Facchetti usavano il telefono (ma l'as roma ovviamente no...) nasce la "cantera" giallorossa, la maglia diventa oro-porpora (in stile azul-grana), ed inizia una nuova avventura...

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